Nona Tappa – Casablanca

Oggi sveglia presto, alle 8.00 siamo in porto a Casablanca in Marocco, ultima tappa con discesa prima dell’arrivo a Savona.

Per oggi abbiamo prenotato anche l’unica escursione con la Costa di questa crociera, destinazione Marrakech, sarà un’escursione lunga(13 ore circa) in quanto il trasferimento in pullman é lungo, ma visto che di Casablanca avevamo letto che non offriva molto da vedere Moschea a parte abbiamo optato per questa città.

Sveglia presto e via al buffet a fare colazione, il ristorante infatti era ancora chiuso, quindi passaggio in teatro per recuperare il numero del nostro gruppo (numero 3) e via si scende.
Il pullman era già in porto che ci attendeva, nel gruppo italiano siamo circa una 30ina di persone, la guida Kabir parla molto bene l’italiano e durante il tragitto ci racconterà moltissime cose.

Iniziamo subito con un “fuori programma”, Kabir prima di dirigerci subito verso Marrakech ci porta a fare un giro per Casablanca, ci fa vedere il bar in cui hanno girato alcune scende del film Casablanca, la zona residenziale della città e poi l’imponente Moschea, la seconda più grande al mondo, veramente molto bella, grandissima, che svetta sulla mare, meritava un passaggio.

Proseguiamo il nostro itinerario con direzione Marrakech e sul percorso Kabir ci spiega la conformazione del terreno e ci delizia con qualche detto locale, il viaggio di andata (circa 4 ore) passa velocemente e per le 11.30 circa siamo alle porte della città.

Anche qua la guida in pullman ci fa prima fare un giro della città “nuova” facendoci vedere il viale più grande del Marocco, costruito apposta per la zona turistica di Marrakech ricca di alberghi di ogni tipo, poi ci mostra parte delle mura della città e una moschea che sulla sommità ha una pallina in oro zecchino che funge da “deposito”, in caso di terremoto quella pallina di oro servirà per ricostruire la moschea.

Con la prima fermata la destinazione é il palazzo del principe dove risiedeva con le 40 donne scelte che aveva a disposizione, nulla di esaltante ma curioso, sicuramente diverso dai nostri palazzi e con uno stile prettamente arabo, le stanze erano arricchite tutte da intagli di marmo, legno di acero e ceramiche. Un palazzo particolare ma non molto grande, il giro si conclude abbastanza velocemente usciti da qua percorriamo parte del souk e arriviamo al ristorante.

Ovviamente come sempre accade nelle escursioni siamo in un posto turistico ma il palazzo in cui é stato ricavato questo ristorante é molto bello, gli interni sono molto curati e tipici della zona, anche i tavoli bassi e con delle sedie in legno e stoffa piccoline ci fanno entrare nella loro atmosfera.
Accompagnati dalla musica locale, suonata dal vivo da 3 ragazzi, incominciano a portare al tavolo gli antipasti, 5 piattini di verdure che noi guardiamo senza assaggiare, ci rifacciamo poi con il pollo tajiin che sarebbe poi una versione di pollo al limone con spezie cotto in una particolare pentola in terra cotta, non male, non gustosissimo ma molto tenero, altro piatto che non abbiamo mangiato il cous cous, ricco di verdure, a completare il pranzo fette di arancia con la cannella, biscottini locali e te alla menta… Durante il servizio lo spettacolino con danza del ventre e con una signora che danzava e si rigirava con un vassoio e in testa con sopra delle candele, molto particolare.

Pensavamo di perdere più tempo al ristorante invece la nostra guida Kabir subito dopo il pranzo ci ha fatto ripartire, meno male da questo punto di vista é stato ottimo come guida.

Prossima destinazione pullman per spostarsi alla farmacia berbera, anche questo posto un po’ troppo turistico, ci hanno “chiuso” in uno stanzino dove il titolare con tanto di camice bianco ci ha indottrinato su una serie di prodotti curativi naturali di tutti i mali possibili immaginabili…
Alla fine, chi più chi meno, siamo usciti quasi tutti con un pacchetto in mano, dalle spezie alle creme per il viso, vedremo quando arriviamo,a casa se saranno realmente efficaci.

A seguire ritorniamo in pullman per spostarci in un’altra zona di Marrakech, prossima destinazione la scuola coranica, scendiamo dal pullman e con passo deciso attraversando un’altra parte del souk entriamo in questa scuola che si potrebbe paragonare al nostro liceo, anche qua visitiamo il cortile centrale della scuola in cui Kabir ci spiega diverse cose, sempre nel cortile al centro c’è una fontanella usata per purificarsi prima di entrare nella piccola moschea per la preghiera non per noi ovviamente.

Anche qua non c’è moltissimo da vedere, il cortile centrale é molto bello anche questo tutto decorato e intarsiato, uscendo continuiamo a passo spedito con una guida come capogruppo e una come chiudilfila nel giro del souk senza peró mai fermarsi per degli acquisti, per quelli Kabir ci porta in un negozio chiamato da lui La cooperativa dove possiamo trovare sicuramente gli oggetti originali marocchini e non quelli fatti dai cinesi, dopo un breve giro usciamo e continuiamo in direzione della piazza più attesa di tutta l’escursione…

Arriviamo infatti nella piazza più celebre di tutta Marrakech dove si possono incontrare incantatori di serpenti, scimmiette, e altri strambi banchetti o almeno questo é quello che sempre si descrive quando si legge sui libri del turismo di questa piazza…
…a noi in parte ha deluso, forse perché c’è la aspettavamo diversa, forse perché alla sera magari si anima di più, ma sembrava in parte un grande mercato, i banchi con i prodotti tipici tipo i datteri si alternavano a quelli degli incantatori poco presenti, qua Kabir ci lascia circa un’ora a disposizione per girare liberamente fissando un punto di ritrovo.

Non ci addentriamo più di tanto tra le vie o nella piazza, Kabir ci aveva messo allerta che alcuni sono molto insistenti e sopratutto per le foto con i serpenti o simili di dargli prima 1 euro, dicendo gli chiaramente che quelli erano i soldi per la foto e non dopo perché altrimenti avrebbero poi “rotto” per volere più soldi… Ci limitiamo quindi a curiosare in qualche bancarella vicina e da distante a rubare qualche foto o ripresa video, con questa tappa si conclude la nostra visita a Marrakech.

Ritorniamo quindi verso il pullman percorrendo una parte della piazza stessa e saliamo per tornare verso Casablanca e la nave, durante il ritorno vediamo un’altra parte delle mura della città e poi raggiungiamo l’autostrada.
Al ritorno a Casablanca attraversando la città vediamo parte del centro “moderno” di questa metropoli e un bel tramonto sulla moschea, tornando in nave poi scattiamo ancora qualche foto dal ponte della nave e mente ceniamo lasciamo Casablanca.

Stanotte dobbiamo nuovamente spostare di un’ora l’orologio avanti così avremo finalmente lo stesso fuso orario italiano, purtroppo il ritorno a casa si fa sempre più vicino….

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